Non è sempre solo colpa dello stato se il sistema commerciale non regge .
Sicuramente lavorare in Italia è davvero difficile a causa
di una burocrazia folle, pressione fiscale da record.
Allora perché altre aziende e venditori riescono a resistere e a guadagnare?
Allora perché altre aziende e venditori riescono a resistere e a guadagnare?
E perché di fronte ai tanti nuovi imprenditori che non ce la
fanno, altri invece si sviluppano?
Sola fortuna?
Cominciamo dalle aziende.
Sono convinto che molte aziende non resisterebbero neanche
in altri paesi, con sistemi fiscali meno pesanti e burocrazia più leggera.
La prima cosa che dobbiamo capire è che la “CRISI”non esiste.
Le crisi durano pochi mesi, non anni. Siamo di fronte ad un cambiamento storico,
anche se molte persone stentano a comprenderlo.
Tra le colpe principali di questo disastro è la nostra superficialità.
Crediamo di saper far tutto e meglio degli altri.
Vi ho già detto che il mio lavoro è implementare, progettare,
gestire reti vendita, per aziende nuove, o per quelle attività che desiderano
ristrutturarsi, o ritornare a essere competitive. Il problema più importante da
risolvere è sempre il solito:
Non si comprende che la parte commerciale deve essere
concepita con criteri completamente differenti dal passato, anche recente ed è
la causa delle tante chiusure che assistiamo.
Una volta deciso quale prodotto produrre e commercializzare,
si deve saper progettare la rete commerciale, ancor prima di decidere dove
ubicare l’azienda affidandosi a persone esperte.
Nuove e vecchie attività, poco conta. Il problema è sempre
lo stesso. La parte commerciale è trattata come negli anni del dopo guerra.
Dal 2009 (l'anno della pseudo crisi) a oggi, il modo di vendere le proprie merci è totalmente cambiato, figuriamoci chi opera con metodi vecchi di decenni.
Dal 2009 (l'anno della pseudo crisi) a oggi, il modo di vendere le proprie merci è totalmente cambiato, figuriamoci chi opera con metodi vecchi di decenni.
Ed ecco arrivati ad un passo dal baratro e in molti casi,
non abbiamo neanche iniziato a lavorare.
Adesso parliamo dello spintone verso il precipizio, o verso
un futuro di povertà certa.
Come abbiamo detto, molti imprenditori pensano per ultimo alla
parte commerciale, cercando agenti con il criterio del “Mangi se Vendi”, non
avendo la minima idea come si deve costruire la rete.
Come far transitare un treno senza preparare i binari.
Ovviamente non si troveranno professionisti, ma solo
disperati, o dilettanti, o" furbetti". L’agente capace fiuta il
problema lontano mille miglia e capisce molto bene se un’azienda ha la parte
commerciale impostata bene, o se così non è.
Se tutto va bene, si avrà il risultato che gli pseudo agenti
non venderanno. Se invece qualche vendita sarà fortunosamente fatta, si creerà
un caos infernale, con problemi della gestione, legali e in particolare
economici.
Dopo poco tempo, non avendo un supporto entra in depressione
e affanno, non vende, non guadagna. Non può crearsi un portafoglio clienti.
Ed ecco elencati i problemi che arriveranno:
1)Vendite asfittiche o inesistenti .
2)Ritardi nella consegna o lavorazione degli ordini.
3)Frequente ritiro della merce consegnata ai clienti
4)Bassissimo fattore calcolo, in altre parole guadagno sul
singolo ordine.
5)Problemi legali, con i clienti e con gli agenti.
6)Stato di conflitto interno all'azienda.
7)Turn over degli agenti, con problemi conseguenti anche
all’immagine della ditta presso i clienti.
Conclusione: Si stanno impoverendo, o peggio indebitando
solo perché pensavano di saper fare un lavoro che non gli appartiene.
Qualcuno si riconosce in questa situazione Link.Consulenza reti commerciali
Qualcuno sta per aprire la sua attività facendo gli stessi
errori?
Vi sembra che quest’articolo sia esagerato?
Se lo pensate, mi spiace, perché l ho scritto basandomi
sull’esperienza quotidiana e se fossi in Voi, rifletterei molto prima di cestinarlo,
o di avviare un attività commerciale, o di ristruttura l'esistente affidandovi
solo al vostro fiuto.
Vi sfido a dimostrarmi il contrario.
Vi sfido a dimostrarmi il contrario.
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