Il Blog per i venditori e le aziende di successo, di Corrado Cerutti
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Agenti di commercio in Italia.Siamo in troppi.
Dispiace dirlo ma è così.
Secondo dati Enasarco, gli agenti di commercio dovrebbero essere all'incirca 350000, in Italia, aggiungiamoci altri 300000 venditori assunti, cioè non a provvigioni e ci troviamo ad essere 650 700000.
In apparenza qualcuno potrebbe dire che considerato il numero di aziende, in Italia siamo persin pochi, ma è un errore.
Un errore perchè le aziende in grado di avere dei rappresentanti sono veramente poche.
La stragrande maggioranza delle inserzioni di ricerca di venditori, purtroppo è di aziende non in grado di mantenere un venditore.
Il 90% degli annunci di ricerca sono purtroppo poco seri.
Anzi spessissimo, per assurdo si cercano venditori a provvigioni per sperare di risolvere i problemi economici delle aziende.
Pazzesco.
La mentalità folle è questa: Tanto se non vende non lo pago dimenticandosi che non è proprio così e rischiando di avere cause legali e peggiorando la propria e altrui situazione economica.
Quindi riassunto, siamo in troppi.
Davvero in troppi
E' molto difficile trovare un azienda per cui fare il venditore, in questi tempi e temo che il futuro per noi venditori, fin quando saremo così tanti continuerà a essere nero.
da http://manualedeirappresentanti.blogspot.com/
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1 commento:
Questo è purtroppo il vero problema della categoria. Le norme che permettono alle aziende di affidare l'incarico di agente comemrciale anche quando in realtà si è di fronte ad un lavoro dipendente. Gli AEC del 2002 hanno addirittura permesso di ricondurre nella categoria degli agenti anche la tentata vendita che in precedenza era inquadrata nella categoria dei dipendenti come viaggiatori piazzisti. Non ultimo la scarsa onerosità della disdetta del mandato, cacciare un agente costa alle aziende Italiane pochi euro, per cui affidano l'incarico e lo revocano con la stessa frequenza con cui ci cambiamo di abito, tanto, complice gli AEC, all'agente si può ridurre la zona, le provvigioni, il numero dei clienti, disdire con facilità. Se l'onerosità della disdetta fosse come quella esistente in Francia, in Germania, ed in altri paesi, le mandanti sarebbero costretet a sciegliere con oculatezza le persone a cui affidano l'incarico, e la selezione sarebbe naturale. Purtroppo ciò non avviene. Basta vedere il volume di affari provvigionale della categoria, oltre il 60% degli agenti non supera le 35.000,00 euro di provvigioni annue, che al netto corrispondono a meno di 1.500 euro mensili, come un lavoratore dipendente.
Gianni DiPietro
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