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Ftturato minimo,giornaliero,di un venditore.

FATTURATO MINIMO GIORNALIERO PER AGENTI DI COMMERCIO .

Stranamente,pur essendo fondamentale,non si parla mai  di qual'è il fatturato minimo giornaliero per non finire alla Caritas.
Naturalmente, dipende da quanto si ha di provvigione netta,ma possiamo stabilire una media del 5%,che comprende sicuramente molti settori merceologici.
Facciamo dei calcoli semplici,da Buon Padre di Famiglia,come si usava dire in passato.
Chiariamo che questo introito,può andare bene per massimo un' anno e non oltre.

La cifra minima,per non andare a finire alla Caritas, è 2000 euro al giorno,di fatturato.
Ecco come si compone il calcolo:
5% di 2000 sono euro 100.
Togliamo                        15 costi auto
Togliamo                          6 di cibo e caffè 
Togliamo                        15 di Enasarco, fiscalista.
Togliamo                          1 di device vari 

Totale :                     euro 37

Netto giornaliero : 63 euro 
63 euro per giorni 20:totale 1260 al mese,
per 11 mesi.
Totale:13860 euro


Per essere più realisti,un agente di commercio, deve avere un introito mensile,non al di sotto di : 2400 euro mensili,ma per 12 mesi.
Introito netto giornaliero: 120 euro.


link http://manualedeirappresentanti.blogspot.com/

Decreto Italia .Uno schifo.Pure l Alitalia ci hanno messo dentro.Dal sito del Sole24 ore

https://manualedeirappresentanti.blogspot.com/

Via libera del Consiglio dei ministri al cosiddetto “Decreto Cura Italia”. Un provvedimento corposo ad ampio raggio, con interventi di sostegno per per famiglie e imprese, ma anche medici e lavoratori. Un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi; finanziamenti mobilitati per 350 miliardi. Il provvedimento è atteso oggi in Gazzetta ufficiale.

Tra le misure che rientrano nel pacchetto, stando al testo giunto sul tavolo del Governo: i congedi speciali pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli piccoli a casa da scuola per l’emergenza coronavirus. Rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico. Stop ai licenziamenti per due mesi. Cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori mentre agli autonomi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 600 euro per il mese di marzo. E poi ancora sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche alle partite Iva, senza necessità di presentare l’Isee. Nel pacchetto per famiglie e imprese travolte dall’emergenza sanitaria anche il congelamento di tutti i versamenti di imposte e contributi del 16 marzo almeno per una settimana. Scatterà poi una proroga lunga dei versamenti di Iva, ritenute e contributi sulla base del fatturato e non più solo per alcune filiere.

Guarda la conferenza stampa del premier Conte al termine del Cdm

Una pioggia di provvedimenti
Il decreto approvato lunedì 16 marzo è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti che hanno ottenuto il via libera dell’esecutivo negli ultimi giorni (consulta il testo dei decreti). Dal 21 febbraio al 9 marzo sono stati adottati dal governo 17 atti tra Dl (decreti legge), Dpcm (decreti del Presidente del Consiglio) e ordinanze. Si contano 4 decreti legge, di cui uno convertito in legge in meno di due settimane (legge n. 13 del 5 marzo 2020). Con il Dl n. 6 gli italiani hanno iniziato a toccare con mano la quarantena e fare i conti con divieti e restrizioni. Il Dl n. 9 ha sospeso versamenti di tasse, bollette e contributi. Nella logica dell’emergenza continua sono arrivati anche altri due decreti d’urgenza. Quello sulla giustizia, con la sospensione dell’attività giudiziaria. Il quarto decreto legge sul Coronavirus tra l’8 e il 9 marzo è approdato sulla Gazzetta ufficiale fissando le regole per l’assunzione di 20mila unità tra medici e infermieri, autorizzando in deroga l’acquisto di presidi e attrezzature per sostenere l’emergenza continua nelle strutture sanitarie.

Congelati Iva, ritenute e contributi per tutti
Il provvedimento - il quinto decreto legge della serie - è dunque solo l’ultimo atto. Anche in questo caso l’obiettivo è garantire liquidità a famiglie e aziende che da giorni devono fare i conti con questa emergenza sanitaria. Il primo passo in questa direzione prevede che tutti gli adempimenti fiscali e contributivi in scadenza oggi 16 marzo siano sospesi per tutti i contribuenti. L’appuntamento è rinviato a venerdì 20 marzo. Faranno eccezione, però, imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi (si veda Il Sole 24 Ore del 16 marzo). Per loro l’appuntamento alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio. Con pagamento in unica soluzione o comunque rateizzabile in 5 rate. Il decreto rinvia poi al 30 giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall'effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che ricadono dall'8 marzo al 31 maggio 2020. È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva. Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo.

Congedi genitori al 50% retribuzione
Nel pacchetto anche misure per le famiglie. Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi “speciali” saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L’indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni. In alternativa ai congedi parentali, i genitori lavoratori dipendenti con figli sotto i 12 anni potranno richiedere i voucher baby-sitter. Il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting è previsto «nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato mediante il libretto famiglia». Il voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.

Rinvio del pagamenti dei contributi Inps per il lavoro domestico
È di aiuto delle famiglie il rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico (le collaboratrici familiari, Colf). Il pagamento dei contributi Inps in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio infatti potranno essere pagati dopo il 10 giugno.Il pagamento sarà al netto di sanzioni e interessi.

Stop mutui casa, anche autonomi
Nel provvedimento anche la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi. In questo secondo caso, la sospensione è prevista per le partite Iva che come conseguenza della crisi autocertifichino di aver perso, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all'ultimo trimestre 2019. La misura, che sarà in vigore per 9 mesi come estensione di quanto gia prevede il Fondo Gasparrini, non prevede obbligo di presentare l’Isee e sarà finanziata con 500 milioni.

Nei prossimi due mesi vietato licenziare
Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare sulla base del “giustificato motivo oggettivo” (crollo ordini, chisura di un reparto per casi di contagio eccetera).

Cassa integrazione in deroga per tutti fino a nove settimane
Al contempo il Governo mette sul piatto quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali. Torna la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle “micro” fino a 5 dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: il sussidio assicurerà fino a nove settimane di integrazione salariale. Si rafforza anche il fondo di integrazione salariale (il Fis), un altro strumento di sostegno al reddito in caso di cessazione o sospensione dell’attività lavorativa, rivisitato dalla riforma del 2015. Sempre sul fronte ammortizzatori, un'altra novità riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene introdotta una causale unica speciale, «emergenza Covid-19», per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso.

24 giorni in più in 2 mesi permessi 104
Chi assiste persone disabili potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi. I permessi previsti dalla legge 104 potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.

A marzo premio 100 euro a chi lavora in sede
È previsto poi un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Il premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l'anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.

Proroga a giugno indennizzo risparmiatori
Più tempo per presentare le domande al Fondo di indennizzo per i risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie. La bozza del decreto sul tavolo del Consiglio dei ministri prevede uno slittamento dal 18 aprile al 18 giugno del termine ultimo in cui presentare l’istanza e garantisce anche un anticipo del 40% dell’indennizzo concordato per chi ha la pratica già conclusa.

Quasi tre miliardi per le pmi
Per quanto riguarda le aziende, è previsto l’ampliamento e potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più, garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati. In particolare il fondo garanzia Pmi vede ampliare e semplificare il suo raggio d'azione per i prossimi 9 mesi, elevando ad esempio la garanzia massima per singola impresa a 5 milioni di euro. Solo per micro e piccole medie imprese, arriva una clausola per fare salvi i fidi e per sospendere il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti fino al 30 settembre 2020. Quanto invece alle imprese più grandi, Cdp (Cassa depositi e prestiti) garantirà, con uno stanziamento pubblico di 500 milioni, finanziamenti per un importo fino a 10 miliardi che le banche potranno rilasciare alle imprese colpite dall’emergenza Coronavirus.

Newco pubblica per Alitalia
Il decreto dà il via libera alla creazione di una Newco pubblica per Alitalia. Vengono stanziati 200 milioni per il Fondo di solidarietà per il settore aereo. Queste risorse andranno a finanziare gli ammortizzatori sociali, inclusi quelli per Air Italy.

Fondi alle imprese per produrre mascherine
Il nuovo decreto legge stanzia 50 milioni e prevede che Invitalia, in qualità di soggetto gestore delle principali agevolazioni nazionali alle imprese, è autorizzata a erogare finanziamenti a fondo perduto o contributi in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali, «per assicurarne l'adeguata fornitura nel periodo di emergenza».

Si potranno requisire alberghi e macchinari
Il provvedimento mette in campo una serie di misure per l’emergenza sanitaria. In caso di necessità, ad esempio, il capo della protezione civile potrà requisire «in uso o in proprietà da ogni soggetto pubblico o privato» oltre ai presidi sanitari e medico-chirurgici, anche i macchinari e le altre dotazioni per le terapie intensive. I prefetti invece potranno provvedere alla requisizione in uso di «strutture alberghiere, ovvero di altri immobili aventi analoghe caratteristiche di idoneità», per ospitarvi chi deve fare la quarantena e non può restare a casa. Per fronteggiare l’emergenza strutture sanitarie private, accreditate e non, dovranno mettere a disposizione il personale sanitario, i locali e le apparecchiature. Le prestazioni saranno remunerate dalle regioni con una somma di denaro a titolo di indennità.

320 medici e infermieri militari in più
Scattano presidi sanitari straordinari anche per il servizio sanitario militare. È messa in evidenza la necessità di incrementare il personale medico e infermieristico militare per 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.

Commissario straordinario coordina misure sanitarie
Una norma sancisce che il presidente del Consiglio con un suo decreto nomina un commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell’emergenza Coronavirus. Il commissario straordinario può «requisire beni mobili, mobili registrati e immobili» per «potenziare la capienza delle strutture ospedaliere» e in particolare «i reparti di terapia intensiva e sub-intensiva». Il commissario inoltre «preserva e potenzia le filiere produttive dei beni necessari» per contenere l’emergenza, anche «costruendo nuovi stabilimenti e riconvertendo quelli esistenti» e può «organizzare la raccolta di fondi occorrenti», inclusi quelli privati. Il Commissario sarà - come annunciato dal premier Giuseppe Conte - l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri.

Per approfondire:

Meglio che niente,ma non basta .

Forse avremo euro 500,noi autonomi,partite Iva.
Una miseria,ma vedremo .
Sono le ultime notizie sul decreto legge,in studio.

Potrebbe essere la fine.



La catastrofe coronavirus e la chiusura totale delle partite iva,perché di questo si  tratta determinerã,se non ci saranno interventi straordinari, uno scenario simile all ' Italia nella seconda guerra mondiale.
Una parte molto importante della popolazione,ma anche molte industrie,vivono con i soldi incassati quotidianamente.
Non solo nel sud Italia,che appunto é Italia e non un paese straniero,molto lavoro é autonomo,o addirittura in nero,ma pure al nord i lavoratori autonomi,sono molti.
Stiamo parlando di milioni di persone.
Centinaia di migliaia di aziende,piccole,piccolissime,ma anche medie.
Non é per nulla difficile,immaginare cosa succederà quando queste persone,non avranno piú liquidità, per poter vivere,o meglio mangiare.
Provate immedesimarvi,in un uomo,o donna,che non puó lavorare e si trova senza soldi,per sostenere la sua famiglia.
Se non interviene subito il governo,distribuendo sostegni a chi non ha ammortizzatori sociali,vedremo scene apocalittiche .
Non moriremo per il corona virus,ma per coltellate,prese da chi ha necessitá di mangiare.
L' unica soluzione é distribuire ai lavoratori autonomi,ma anche i lavoratori in nero,un assegno mensile e senza dover far pratiche burocratiche,per giustificare la necessità,che potranno essere fatte successivamente.
Un reddito di cittadinanza .
Inoltre,dovranno essere posticipati tutti i pagamenti delle tasse,INPS ,rateizzazioni varie .
Costerá un patrimonio,ma solo cosí potremmo ripartire ed evitare un paese da tagliagola.
Anche la burocrazia dovrà essere molto limata,se non tolta quasi del tutto.
L ' accesso al credito garantito dallo stato,sarà importantissimo.
Dobbiamo considerare questo periodo come una guerra.
Serve un piano Marshal .
Altrimenti diventeremo un paese da terzo mondo,in poche settimane.
Attimolibero.
PS.Piccola polemica.Ma tutti quelli che scrivono " io sto a casa" ,se non avessero lo stipendio garantito,visto che la maggioranza sono lavoratori dipendenti,lo scriverenbbero lo stesso,se fossero p.iva?

Fissi .Alcune regole di buon senso.

Il trattamento dei fissi é una delle materie piú dibattute e che creano polemiche.

                                                          Stabiliamo delle regole ?


É giusto dare dei fissi agli agenti?
In linea di massima,certamente Sí.

É giusto dare fissi indipendentemente dai risultati?
Assolutamente No.
Se anche é vero che il fisso,é un conteggio a parte, rispetto alle provvigioni e non  puó essere elargito direttamente sul fatturato portato,altrimenti non é un fisso,ma una provvigione.
Il fisso,peró  deve essere meritato,a seguito di target raggiunti.In pratica l' azienda aiuta il venditore inesperto,che si sta creando una propria zona .É un patto tra le parti.Ti do una somma che ti aiuti ad affrontare le spese di carburante e poco altro,se raggiungi gli obbiettivi,concordati,oltre ovviamente alle provvigioni.Il non raggiungimento degli obbiettivi,deve conseguentemente influire sul fisso,riducendolo o eliminarlo.Al contrario,un venditore bravo, che supera gli obbiettivi,deve essere premiato.

Il fisso intacca le provvigioni?
Piú il fisso é consistente piú ovviamente devono diminuire le provvigioni.Ovvianente é vero pure l' opposto.

Anticipo del fisso?
No assolutamente .Il fisso deve essere pagato a fronte di risultati ottenuti.Puó essere pagato su base mensile,o in alcuni casi quindicinnale,ma non puó essere anticipato.
Il rapporto tra mandanti e  agenti é una normale collaborazione lavorativa e niente altro.L' azienda non puó mantenere un collaboratore,solo perché quest' ultimo ha problemi economici.
Se veniamo assunti lo stipendio ce lo danno una volta al mese,mica lo anticipano.

Quanto di fisso?
Come gia scritto sopra il fisso non puó essere un mantenimento del venditore.Le aziende non sono delle onlus e deve essere calcolato sul fatturato portato,programmato.Si puó dire che il primo mese la mandante puó perdere qualcosa,ma appunto qualcosa,ma gia al secondo mese il guadagno,seppur minimo per l' azienda deve esserci.

Occhio ai ricercatori del fisso.
Mi é capitato tante volte di ritrovarmi con pseudo colleghi,molto pseudo che ricercavano solo il fisso.Uno che é interessato solo al fisso non é un venditore.Allontanatelo velocemente.Attenzione che é strapieno di personaggi simili.

Procacciatori e fisso.
A meno che il procacciatore sia in attesa di aprire la partita iva,non ha diritto a fissi,che devono essere dati solo a professionisti.

Monomandatari e multimandato.
Contano i risultati.
Solo quelli.
Quindi se un multimandato ottiene ottimi risultati,gli va dato il fisso.

Sono semplici regole di Buon Senso.
Non credete?

Attimolibero




















Che tipo di venditori cercano le aziende?

Abbiamo mandato diversi  curriculum e un azienda,o piú aziende  ci hanno contattati.
Siamo andati a un colloquio e veniamo contrattualizzati.
Vuol dire che valiamo.
É proprio cosi?
Togliamoci via ogni illusione.
Le mandanti cercano sempre quei venditori in grado di portare un portafoglio  clienti gia attivo e sono disposte a pagarli molto bene.
Allora perché,si rivolgono a noi,che in effetti non abbiamo niente di tutto questo?
Semplicemente,per mancanza di alternative.
Non hanno trovato di meglio.
I venditori bravi,quelli che fanno le fortune delle aziende,difficilmente si trovano sul mercato.
Un azienda farà di tutto per tenerseli.
Chi  Vi scrive conosce questo meccanismo molto bene,essendo stato tra quelli che venivano scelti e tra quelli che dovevano e devono scegliere.
Facciamo un passo indietro.
Perché si ricercano venditori?
Semplicemente perché in quella zona,o non ce ne é mai stato uno,o ci sono stati ,senza successo.
Altri motivi non esistono.
(Rido a crepapelle quando sento dire da alcuni venditori,in cerca di mandati se esiste gia un portafoglio clienti attivo.
Se esistesse e fosse redditizio ci sarebbero gia altri in quella zona.)
Quando dopo estenuanti ricerche,si rendono conto che un venditore vero,non lo trovano, tentano la carta dell' inesperto.
Lo sanno benissimo che  difficilmente  il personaggio ce la farà,ma provano.
Spesso,dopo aver provato tanti dilettanti,un vero venditore,anche se inesperto ne esce,ma succede anche che alcune zone,dopo innumerevoli tentativi vengono abbandonate.
I venditori bravi,sono sempre piú rari e le aziende lo sanno.
Il successo di una azienda dipende dalla qualità della forza vendita.
Si puó vendere qualsiasi merce,anche la piú appetibile sul mercato,ma se i venditori non sanno vendere si fallisce.
Una delle piú grandi fesseria é questa:
Costano molto meno i venditori non bravi.!
É esattamente l' opposto.Un grande venditore,o meglio un vero venditore,per quanto verrà pagato molto bene,porterà sempre un grande guadagno.I costi,in apparenza alti, si annullano.
Il dilettante,per quanto poco prenderà,ti porterà sempre miseria.
Peccato che i professionisti siano  sempre di meno,mentre i dilettanti aumentino a ritmi vertiginosi.
COME DEVE COMPORTARSI UN VENDITORE ALLE PRIME ARMI PER DIVENTARE UN VERO VENDITORE?
Segue..







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