Vorrei ma non posso

Napoleone a Waterloo ha fatto un capolavoro. Ah ah ah

C’è poco da ridere.

Certe persone godono tanto nel parlarsi addosso che non si accorgono delle sciocchezze che dicono. Il problema diventa tragico se queste persone come lavoro indottrinano la massa per conto di aziende, o  son leader politici o altro e diventa ancor più tragico se  chi li segue  sono persone che non san discriminare e non han personalità propria.

Carissimi amici e colleghi,

Il motivo per cui ho deciso di costruire questo blog, l'ho più volte spiegato, ma forse, per qualcuno di Voi è giusto riproporlo.

Dopo anni di lavoro felice e proficuo nel settore vendite, ho visto l'imbarbarimento della nostra professione.

Le responsabilità di tutto questo sono:

1)I nostri, politici in generale, che di là dall’ideologia è ormai vent'anni che non fanno un bel piffero, se non mantenere le loro posizioni da casta.

2)Delle aziende che invece di investire in conoscenza e formazione, sfruttano, leggi folli, che distruggono se stesse e noi venditori. Questo comportamento si è accentuato con la così detta crisi, che ha portato orde d’imprenditori disperati a contrattualizzare agenti e procacciatori ingenui, sperando, inutilmente di salvarsi.

3)Noi venditori, o aspiranti tali, spesso ottusi che pur avendo tutte le informazioni possibili cadiamo tra le grinfie di aziende "Scalzacani".

Per questo, ho costruito il blog, che racconta la realtà del nostro mestiere, sperando in questo modo di evitare esperienze, spesso drammatiche.

Ho pensato che si doveva comunicare tutte le informazioni possibili su come affrontare il nostro lavoro. Le motivazioni, come iniziarlo, come scegliere l’azienda giusta, fino alle tecniche di vendita, i programmi free ecc.

Molto del mio lavoro che dedico, però al blog, è rispondere alle vostre E-mail, che arrivano numerose, chiedendomi consigli. Ho capito, ma già lo sospettavo, che per alcuni raccontare la verità è un’operazione senza senso e se questo fosse un blog commerciale, sarebbe deleteria. Ci sono persone che hanno necessità di essere guidate, o meglio dire truffate da imbonitori, che il loro unico scopo è far credere che tutto è possibile e che basta volerle le cose. Questo modo di pensare è usato spesso, in certe convention ideate per (scusate il termine) semplicioni che sempre fan la fine dei pollastri allo spiedo.

Non basta crederci. Non basta essere sicuri di noi stessi, o meglio crederci sicuri. Il lavoro è come una torta che richiede molti ingredienti. Può esserci un cuoco bravo, ma se manca la farina, o il lievito, o le uova, la torta non riesce e se vogliamo prepararla lo stesso, possiamo persino avvelenarci. Nel mio piccolo, con il blog, cerco di passarvi la ricetta per la torta che si chiama  
Lavoro del venditore.

Se voi mi scrivete così:

Lettera  riassunta tagliando diverse parti,con contenuti personali e di apprezzamento

“Ti scrivo perchè sono in cerca di consigli da chi ha già esperienza nelle vendite. Ti riassumo la mia situazione:

Attualmente ho un lavoro "fisso" come impiegato commerciale, a tempo indeterminato, da 1100 euro al mese. Ma sto per fare una scelta di vita, perchè ho capito che il lavoro di ufficio per sempre e con lo stesso stipendio non fa per me.

L'azienda che ho scelto per iniziare questa attività è la Vo…..

La proposta che mi è stata fatta è la seguente: inserimento con mandato di agenzia (quindi partita Iva) da gennaio 2011, appuntamenti prefissati dal loro call center, rimborso spese di 7 euro per ogni appuntamento (solo quelli prefissati direttamente da me), cellulare aziendale con 150 euro bimestrali, anticipo provvigionale di 1100 euro pari al mio attuale stipendio (solo che l’anticipo provvigionale è appunto un anticipo,va restituito se non vendi) per i primi tre mesi (al raggiungimento di un obiettivo minimo di vendita).

Dopo un certo obiettivo di vendite prestabilito), avrei 400 euro di fisso (uauuuu hhh che cifra).

Dopo 18 mesi il fisso salirebbe a 800 euro (evito commenti) al raggiungimento di obiettivi di vendita).

Vorrei la tua opinione su quanto mi propongono.
Cosa pensi della mia scelta?

Inoltre, visto che dovrò firmare domani il mandato, ti chiedo cortesemente se puoi darmi qualche consiglio sui requisiti che il mandato deve avere assolutamente, per evitare.

Se voi per l’appunto mi scrivete questo, io che sono un buon  venditore  di esperienza, ma sono anche una persona onesta vi devo rispondere che state facendo una pazzia, perché:

1)Avere uno stipendio sicuro in questo periodo è una fortuna, anche se è piuttosto basso. Certo anni fa avrei detto, ”Bravo provaci”, ma erano altri momenti.

2)Lavorare per una compagnia telefonica significa entrare in uno dei settori più sfruttati, con pochissime possibilità di riuscita.

3)Le condizioni economiche sono folli. Ti diamo tot, se tu fai tot . Nessuna sicurezza,nessun paracadute. Tutto è a svantaggio dell’agente. Intanto però aprendo la partita Iva, sono 2800 euro di spese sicure ogni mese, minimo.

Infatti, ho proprio risposto di non fare pazzie. Ho sconsigliato la scelta.

Ricevo dal tipo, un’altra E-mail che mi chiede, con fare da seccato:

Ma tu sei un venditore?

Dopo un attimo di stupore, gli rispondo che poteva anche evitare di chiedere il  mio parere se voleva sentire solo una risposta positiva.

Un venditore non è una persona stupida per forza. Ben venga chi vuole mettersi in proprio. Più ce ne sono  meglio è ma si deve sapere cosa si fa, si deve essere attrezzati e capire il terreno dove si costruisce il proprio lavoro autonomo

Sarebbe troppo facile auto convincersi di qualcosa per riuscire a farcela. Sentirsi portati per un certo compito, è una bella cosa. Ma è ancora più importante saper valutare i rischi e capire quando è il momento giusto per entrare in gioco e con che squadra.

Non si vive di slogan, o di imbonitori che ci inducono a credere che possiamo fare tutto quello che noi desideriamo, basta che ci crediamo.

Magari però il nostro amico- futuro collega avrà successo e diventerà il presidente della compagnia telefonica.

Magari

Attimolibero